La Scienza per la pace, al Cairo l'Assemblea delle Accademie
Presente anche il direttore dello Twas di Trieste
Può la scienza aiutare la politica a costruire un mondo migliore e affrontare le sfide di un mondo in trasformazione? A questa domanda cercano risposte i rappresentanti delle Accademie delle Scienze di molti Paesi del mondo, riuniti in questi giorni al Cairo per l' Assemblea Generale dell'Associazione per la Partnership tra Accademie (Iap). L'evento, ospitato per la prima volta dall'Accademia egiziana delle Scienze e delle Tecnologie e patrocinato dal presidente Abdel Fattah Al Sisi, ha visto la presenza di un folto gruppo di scienziati, esperti e presidenti di accademie provenienti da diversi Paesi del mondo. Tra gli altri, Marcelo Knobel, il direttore esecutivo dell'Accademia delle Scienze per i Paesi in via di sviluppo (Twas) fondata a Trieste dal premio Nobel Abdus Salam, accademici italiani delle Scienze, dei Lincei e della Medicina. "Questa è l'accademia delle accademie - ha spiegato Domenico Demartinis, addetto scientifico dell'Ambasciata italiana al Cairo - il luogo ideale per capire come la scienza può rendere un servizio a chi può prendere decisioni". L'Italia è tra i finanziatori dell'Iap, insieme agli Stati Uniti, e la segreteria ha sede in Italia. Inoltre, nel 2025 si sono celebrati i 50 anni della cooperazione scientifica tra Italia ed Egitto, "una bella coincidenza", ha osservato, tenuto conto del fatto che l'Egitto ha formalizzato quest'anno un partenariato strategico con l'Unione europea che prevede, fra l'altro, un forte impulso alla cooperazione in ambito scientifico. "Il contesto mondiale è cambiato ma il supporto del governo italiano continua ed è molto importante, non solo per la Iap ma anche per la Twas - ha detto Knobel -. Importante non solo per la diplomazia scientifica ma anche per migliorare la situazione mondiale, il sogno di tutte queste accademie. Sviluppare la scienza del sud del mondo è un investimento strategico, dobbiamo sviluppare i loro talenti, a beneficio di tutti". Tra i partecipanti, oltre a molti accademici provenienti dai Paesi africani, anche Ismail Serageldin, Bibliotecario emerito della Biblioteca di Alessandria ed ex vicepresidente della Banca Mondiale, che ha evidenziato la necessità di aumentare i finanziamenti pubblici alla scienza e alla ricerca per far fronte alla crescente disinformazione e del fronte antiscientifico sui social network e per colmare le disuguaglianze nord-sud anche rispetto all'accesso alla ricerca.
L.Gastrell--MC-UK